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La Tartaruga di Stagno Punteggiata: una fifona multicolore

La Tartaruga di Stagno Punteggiata è una meravigliosa specie acquatica… molto fifona!

La loro tremenda timidezza le spinge a nascondersi sott’acqua al minimo rumore.

Purtroppo questo non è l’unico problema. Corrono, infatti, il rischio di estinzione. I motivi sono diversi, ma principalmente possiamo individuarne 3:

  1. perdita dell’habitat
  2. inquinamento acquatico
  3. caccia eccessiva.

Si sta provando, attraverso programmi educativi, di sensibilizzare le popolazioni che convivono con le tartarughe di stagno.

Parchi faunistici, riserve naturali e zoo stanno cercando di cambiare le sorti di questi animali, portando avanti tentativi di riproduzione.

Una delle soluzioni testate è proprio l’allevamento in cattività, in modo da favorire la nascita di nuovo esemplari.

Te lo dico subito.

Questa specie è per professionisti dell’acqua: non è un caso che sia inserita nell’app. 1 della CITES.

Prima di prendere una decisione definitiva informati a dovere.

Se hai intenzione di aggiungere una di queste tartarughe al tuo terracquario, perciò ti consiglio di leggere fino in fondo.

In questo post andremo a vedere:

  • Le caratteristiche della tartaruga di stagno punteggiata che devi conoscere
  • Come va allevata in modo corretto
  • Qual è l’alimentazione di questo animale.

Geoclemys Hamiltonii: le caratteristiche di questa tartaruga acquatica

L’habitat delle tartarughe di stagno

La tartaruga di stagno punteggiata vive in una zona compresa tra Bangladesh e Pakistan.

Abita fiumi come l’Indo e il Gange, caratterizzati da:

  • scarso movimento
  • fondale limaccioso
  • abbondanza di vegetazione.

Per la maggior parte del tempo ama restare in acqua, ma di tanto in tanto “prende il sole” su tronchi, radici affioranti e rocce semisommerse – o anche sulle sponde.

Sai perché?

L’obiettivo è mantenere alta la temperatura corporea.

Caratteristiche fisiche

La lunghezza naturale raggiunge i 35 cm, mentre in cattività non supera i 28-30 cm.

Il guscio è leggermente di più grande nelle femmine, nelle quali può raggiungere i 400 mm di lunghezza.

Il carapace è nero, con macchie di colore bianche o gialle. Inoltre, presente 3 prominenze: 1 al centro e 2 ai lati.

Lo stretto piastrone è di colore bruno o nero con striature, anch’esse di colore bianco o giallo. Gli stessi colori caratterizzano anche testa, zampe e coda – che presentano una vistosa punteggiatura di diversa dimensione.

Purtroppo, però, questa colorazione dura poco: invecchiando questa tartaruga diventa tutta nera. Questo è, ovviamente, anche un dettaglio di cui devi tener conto in fase d’acquisto.

L’alimentazione in natura

Preda quasi solo in acqua, dove solo raramente caccia alimenti di origine vegetale. La dieta in natura di queste testuggini è composta in prevalenza da:

  • molluschi
  • pesci
  • piccoli mammiferi.

Accoppiamento e riproduzione della specie

Il dimorfismo sessuale di questa tartaruga diventa evidente solo dopo i primi anni di vita. La maturità sessuale, raggiunta a una dimensione superiore ai 20 cm, intorno agli 8-9 anni, permette di distinguere maschi da femmine.

Come si fa? Gli esemplari di Gaeoclemys Hamiltonii maschi si riconoscono da:

  • piastrone concavo
  • coda più grande e lunga
  • dimensione inferiore alle femmine.

Le tartarughe di stagno si accoppiano nel periodo primaverile: le femmine depongono dalle 8 alle 10 uova per volta, di solito 2 volte nell’arco della stagione.

L’incubazione ha una durata varia: tra i 70 e 100 giorni, a temperature medie di 28-30°C.

Adesso che conosciamo bene le nostre tartarughine entriamo nel vivo: come va allevata una tartaruga di stagno?

L’allevamento delle tartarughe di stagno: come mantenerle al meglio

L’ambientamento di una tartaruga di stagno punteggiata è abbastanza facile: l’importante è che sia inserita in un terracquario idoneo.

Hai spazio? Le dimensioni di quest’animale richiedono una vasca grande con:

  • 70% di superficie acquatica (mantenuta a 24-26°C)
  • 30% di superficie terrestre.

Piante acquatiche di varie specie devono andare a completare la ricreazione dell’habitat. La terra umida va invece arricchita con vegetazione, come il muschio, con una spot posizionata sopra – impostata a 30°C. L’ultimo consiglio, fondamentale, è una lampada UVA/UVB.

Questa è l’impostazione consigliata fino ai 12 cm, mentre in seguito va realizzato un laghetto esterno. Il laghetto deve essere di almeno 3×2 mt, con 80 cm di profondità (almeno 20 cm di limo).

Non possono mancare piante acquatiche e galleggianti, radici e tronchi affioranti per permettere alle tartarughe di fare basking. Una volta allestito il nostro terracquario possiamo passare all’alimentazione.

Cosa mangia la tartaruga di stagno?

Le tartarughe di stagno punteggiate sono principalmente carnivore.

Così come per le altre specie, quando viene tenuta in cattività è bene tenere una dieta quanto più simile a quella naturale.

Se decidi di allevarne una, puoi perciò nutrirla con:

  • lombrichi
  • piccoli pesci
  • lumache
  • insetti.

Il 75% della dieta dovrà essere composto da questi elementi, mentre il 20% di verdura e il 5% di frutta.

Conclusione

Abbiamo finito.

Prima di salutarci voglio darti un ultimo consiglio.

Un altro accorgimento per il periodo di deposizione è una costante integrazione di calcio (puoi inserire un osso di seppia).

Tutto chiaro?

Lascia un commento se hai qualche dubbio, ti risponderemo il prima possibile. Se invece vuoi saperne di più, chiedi ora un preventivo per una tartarughiera su misura.

Ultimo aggiornamento: 8 Luglio 2019 di animalshouse.it

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